10 giugno 1940
Mi chiede Bruno inviandomi questa foto:
"oltre te e Ninno chi è quel ragazzetto, il primo a sinistra
?"
La foto risale al 1939 e non la ricordavo.
Mi è servita per risvegliare in me un
ricordo, che molte volte nella mia vita mi è passato nella
mente, alla stessa stregua di come passano le scene di un film
visto lontano negli anni e che non si riesce a dimenticare.
Avevo a quel tempo sette anni e solo col passare del tempo mi
resi conto che quel giorno era l' inizio di un "tragico film"
Questa è la risposta a Bruno:
Attilio De L... era il figlio del capo cantiere
dell'impresa Giannico, che a
quell'epoca costruiva la nuova "Dirupata",
compagno di scuola di Ninno. La famiglia De L... alloggiava al
primo piano
in una parte della casa di nonna Teresa (attuale Severini) in
piazza.
Quando andarono via, fine 1940 o 41, furono fatti i lavori di
ristrutturazione per affittarla al "Circolo Cittadino".
Furono rifatti i pavimenti, quel brutto balcone, con una
ringhiera ricavata
da un vecchio letto.
Vedi se, fra le foto che tu conservi di quell'epoca, compare una bimba bionda,
sorella di
Attilio, mia compagna di giochi.
Si chiamava Luciana, vedi destino !
Con essa ho un ricordo storico: il 10 giugno 1940, nel
pomeriggio, giocavamo
davanti al portone della casa di nonna. In piazza, una grande folla
ascoltava il famoso
discorso del duce, che annunciava l'entrata in guerra.
Luciana mi chiese: "Cosa fa tutta quella gente in piazza?".
Risposi:
"Ascolta il discorso del Duce perché entriamo in guerra".
Potevo fare il saputo perché quel giorno, verso l'ora di pranzo,
papà tornò
a casa e disse, in maniera solenne scuotendo il capo : "Nel pomeriggio ci sarà il
discorso del
Duce. Certamente annuncerà l'entrata in guerra"
Nel pomeriggio papà indossò la divisa: camicia nera, stivali ed
altro.
Uscimmo di casa: io mi fermai a giocare sotto casa di nonna, papà
andò in
piazza, per unirsi ai notabili locali del partito, per ascoltare
il
discorso (*).
Ai De L... nacque a Morano un altro bimbo: Antonio. Nonna Teresa lo
tenne a
battesimo ma il bimbo morì dopo qualche mese. Restò seppellito a
Morano per
molti anni e andando al cimitero gli portavamo i fiori. Poi i
genitori lo
portarono via.
Della famiglia De L... di tanto in tanto avevamo notizie.
Attilio e Luciana
non ebbi mai più occasione di vederli. Di Luciana qualcuno disse
che era
diventata una bellissima ragazza e che si era sposata.
La famiglia De L... in ogni caso ci lasciò una "grande eredità":
zio
Alfonso.
Tramite l'ing. Ferrari, dell'impresa Giannico che
frequentava casa De L..., fu "combinato" il matrimonio di zia
Elsa. Questo avveniva verso la fine di quel tragico anno 1940.
(*) "Combattenti di terra, di mare e
dell'aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni!
Uomini e donne d'Italia, dell'impero e del regno d'Albania!
Ascoltate!....."