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Morano
:: Cornelius Escher
> monumenti
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
Chiesa di San Bernardino da Siena
Collegiata della Maddalena
Palazzo Salmena
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
La chiesa, di probabile fondazione altomedievale, è tra i più antichi edifici religiosi di
Morano
ed il primo ad essere racchiuso nella cinta muraria dell'antico borgo feudale.
Sorge nella parte più alta del paese, in prossimità del castello. Numerose trasformazioni intervenute nel corso del tempo hanno alterato profondamente l'equilibrio della fabbrica originaria, con il risultato che, attualmente, tra l'interno e l'esterno v'è una differenza di stile evidentissima.
Sulla facciata, preceduta da un sagrato che si affaccia a belvedere sulla valle, si aprono le tre originarie porte di accesso, totalmente prive di decorazioni, che anticipano la divisione interna in tre
navate
.
L'interno, a croce latina, con
transetto
e
abside
poligonale, si presenta oggi con l'aspetto barocco assunto nel XVIII secolo. In ciascuna
navata
laterale sono alloggiati quattro altari, alcuni realizzati in materiale povero (cocciopesto intonacato di bianco e grigio), altri in marmi policromi lavorati da marmorai napoletani della fine del '700.
Nella
navata
centrale spicca un bel
pulpito
pensile in legno di noce intagliato e decorato con tarsie di legni misti, eseguito da una bottega locale nel XVIII secolo.
Degni di nota, il bel fonte battesimale (XVIII sec.), collocato alla sinistra dell'ingresso, composto da una vasca in pietra decorata alla base dallo stemma di San Pietro; la
cantoria
, con un pregevole organo in legno laccato e dorato; l'altare maggiore in marmi policromi (fine XVIII sec.), con bellissime decorazioni a motivi floreali; e il monumentale
coro
in legno intagliato e intarsiato con motivi rococò, suddiviso in tre ordini e composto da sedici stalli, con al centro un imponente trono vescovile.
Da segnalare, infine, due statue di San Pietro e San Paolo alloggiate nel
transetto
. Le statue, in marmo bianco, furono realizzate nel 1602 da Pietro Bernini, noto scultore di origine toscana attivo a Napoli tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, padre del più famoso Gian Lorenzo.